Circa 1 anno fa un amico mi ha prestato per qualche giorno questa strana cineseria da (letteralmente) 4 soldi di cui non ricordo nemmeno la marca.

Nonostante la batteria si scaricasse dopo un’ora, il sapore non fosse granchè e dopopranzo era meglio fumarsi una bionda, mi ha dato subito la sensazione che rispetto ad altri metodi per smettere di fumare come i cerotti, quest’affare potesse essere utile.

Tornato dalle ferie ho acquistato online, dall’inghilterra, la mia prima sigaretta elettronica, una DSE 901.

Per farvi capire meglio cos’è una sigaretta elettronica ho preparato la seguente immagine:

Una sigaretta elettronica è formata quindi da questi 3 elementi:

  • una cartuccia o filtro che contiene un bicchierino di plastica con un materiale spugnoso impregnato di liquido che può contenere nicotina
  • un atomizzatore o vaporizzatore che ha il compito di vaporizzare il liquido della cartuccia in modo da riprodurre un fumo simile a quello della sigaretta
  • una batteria ricaricabile

Oltre a questi nel kit si troverà il caricabatterie.

Da marzo 2010, quindi da 1 anno, fumo esclusivamente sigarette elettroniche.
In questo periodo mi sono fatto offrire circa 4 sigarette classiche, l’ultima lo scorso autunno, una MS talmente disgustosa che ho dovuto buttarla dopo 4 tiri.

In questo anno ho acquistato vari modelli di atomizzatori, batterie automatiche e manuali, sopratutto modelli DSE 901 / 801, Janty eGo (atom 510), M301, atomizzatori Low Resistance e cartomizzatori, liquidi pronti e liquidi da miscelare, in poche parole mi ritrovo un vero e proprio armamentario e nonostante questo ho speso la metà di quanto spendevo prima con un pacco al giorno di Cammelli.

Oltre al risparmio in denaro la sigaretta elettronica contiene molte meno sostanze dannose rispetto alle 4000 delle sigarette normali, specialmente se si comprano liquidi da miscelare prodotti in Italia o EU con grado di purezza farmacologico (nicotina, glicerina e glicerolo) e si aromatizzano con sostanze alimentari.