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OLPC: Per un pugno di Dollari o Balle Spaziali?

olpcOne Laptop Per Child (conosciuto anche come OLPC) è un progetto nato nel 2005 per creare computer economici da 100 dollari per i paesi in via di sviluppo.
A capo del progetto Nicholas Negroponte del Massachussets Institute of Technology, che originariamente ha puntato su una versione modificata del sistema operativo Red Hat Linux da far girare in questi PC a basso costo.

Il progetto non è mai decollato seriamente, anzi diciamo pure che è stato un mezzo fiasco, colpa anche del fatto che il prezzo previsto di 100 $ è stato disatteso e l’OLPC è stato venduto a circa 200 $.
Inoltre la concorrenza non è stata a guardare, tanto che Asus ha tirato fuori per soli 99 $ in più il suo EeePC che anche se minuscolo è un PC a tutti gli effetti, diversamente dal coso a manovella.

Tutta questa premessa per capire cosa è successo, sempre che quello che ho letto su Zeusnews corrisponda al vero, e cioè:

Linux andava bene all’inizio, quando c’era da far conoscere il prodotto, ma ora che i giochi si fanno seri, sarà meglio passare a Windows Xp.

Qualcuno ha chiesto che cosa manchi Linux di così importante da far propendere per la sostituzione con Windows. Negroponte cita il mancato supporto all’ultima versione di Flash, e aggiunge che “ci sono molti altri esempi” di questi difetti.

E poi, questi fanatici dell’open source sono dei fondamentalisti: invece Olpc ha bisogno di poter integrare le tecnologie ancora assenti “senza preoccuparsi del fondamentalismo di parte della comunità open source. Si può essere difensori dell’open source senza essere fondamentalisti”, conclude Nicholas Negroponte.

Parole sacrosante, Negroponte, i fondamentalisti non li sopporto nemmeno io, ma neppure i venduti, e in queste parole c’è qualcosa che mi puzza, e siccome a pensare male ci si azzecca sempre, sono andato sul sito di Adobe a controllare quale sia l’ultima versione di Flash disponibile per Windows per capire quanto siamo indietro su Linux.

flash-windows

Nell’immagine sopra la versione disponibile oggi per Windows, mentre invece su Linux, secondo Synaptic io ho installato la versione:

flash-linux

Quindi adesso il progetto OLPC dovrà riscrivere la suite Sugar creata per Red Hat Linux in modo che possa funzionare su Windows XP, e tutto questo per consentire a tutti i bambini del terzo mondo di usufruire della versione 9.0.124 del Flash Player al posto della obsoleta versione 9.0.124 disponibile per Linux.

Balle Spaziali?

Certo che dei tanti motivi (legittimi, come ad esempio la gente non sa usare Linux) per giustificare una decisione del genere, venirsene fuori con una balla del genere mi sembra patetico.

Per un pugno di Dollari

Per dollari ($) non intendo le mazzette pagate sotto banco come molti di voi stanno pensando, di quelle non ci sono e non ci saranno mai prove.

Per dollari intendo quelli che il progetto One Laptop Per Child ha accettato come donazioni da società quali Google, Red Hat, AMD, News Corp etc.
Red Hat non è ricca come la Microsoft, credo che sarebbe opportuno restituire a questa società i 2 milioni di $ che ha donato alla fondazione del signor Negroponte, visto che il loro sistema operativo non sarà più installato sui nuovi computer.

Ma probabilmente sarebbe pretendere troppo da gente che ha la faccia come c**o.

fonte: zeusnews.it

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7 Commenti

  1. ryo

    che dire non ci sono parole….
    e comunque tra i motivi leggitimi da te citati sul fatto che la gente non sa usare linux e’ vero fino in parte nel senso in posti dove la gente e’ abbituata ad usare windows ma se devi iniziare da 0 come in africa le cose cambiano decisamente…

  2. pi3tr0

    si ma sarebbe una motivazione accettabile nel senso che a questi bambini i loro maestri dovrebbero insegnare a usare il pc, e sicuramente anche in africa i maestri sanno usare solo windows

  3. Fabio T.

    perche’, pensi che i “maestri” abbiano computer?

  4. reipes

    E allora??? Quelli che insegnano computer devono insegnare informatica e non una marca!! E questo vale anche per i nostri maestri e maestre e scuole che non sanno ancora cosa sia un openoffice!!!
    Cribio. Poi dopo quando l’africa si sara sviluppata si potra ricominciare con le missioni di pace per portargli un sistema libero e democratico!!!!
    E se vogliamo aiutare l’africa allora gli portiamo un sistema innovativo! Dal punto di vista tecnico e di pensiero!

  5. Emanuele

    Ciao,
    è vero che la gente non sa usare Linux (linux…un po’ generico….quale distro ? quale Desktop Manager ?). E’ altrettanto vero che la gente non sa usare manco Windows, sennò non cliccherebbe qualunque cosa facendo entrare virus e spyware nel suo PC, fatto salvo che il sistema sia più o meno affidabile.

    Mia nipote di 10 anni usa windows a scuola, a casa ha una bellissima Edubuntu (appena aggiornata alla 8.04) e usa perfettamente entrambi i PC.

    Ergo… è solo questione di provare. Io ormai faccio fatica ad usare Windows..

    Ciao :)

  6. mauro

    Due considerazioni personali.

    Non si puo’ confrontare l’OLPC con l’eeePC e similari proprio a causa della “manovella”.
    Ovvero della possibilità offerta dal primo di funzionare anche in scenari dove l’energia elettrica è scarsa o assente.

    E’ difficile, oggi, dire che Linux non è usabile.
    Il successo dell’eeePC dimostra il contrario.
    Linux, come Windows o Mac, propone un desktop grafico con tutto a portata di mouse.

    Se la difficoltà è rappresentata dalla mancanza dell’icona e blu, forse siamo davanti a un atrofismo mentale.
    Atrofismo non accettabile da un docente.

    Volendo estremizzare è come dire che un insegnante non sa spiegare ad un alunno come fare la radice quadrata se quest’ultimo ha una calcolatrice sharp mentre l’insegnante ha una texax instruments.

    Tralasciamo, poi, che molte delle applicazioni di uso comune (browser, client e-mail, voip, office automation, etc.) sono multi-piattaforma.

    Tralasciamo che il vero problema di linux, ma non per colpa sua, ovvero la mancanza di driver è annullato in quanto il sistema è assemblato solo con perifieriche supportate.

  7. pi3tr0

    @ tutti

    vi siete accaniti tutti sull’esempio che linux “potrebbe” essere più difficile da usare, confermando che almeno sul mio esempio si potrebbe anche discutere (punti di vista, io non ci trovo nulla di complicato ma molti altri si), mentre non avete detto nulla sulla scusa che si è cercato negroponte che è assolutamente patetica

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